Sandokan con Can Yaman stasera in tv il finale esplosivo: gli ultimi due episodi che hanno fatto impazzire 6 milioni di italiani

In sintesi

  • 🎬 Sandokan
  • 📺 Rai 4K, ore 21:30
  • 🌴 Serie evento che racconta la nascita della leggenda di Sandokan, tra avventura, tradimenti, duelli, amore proibito e lotta contro l’oppressione coloniale, con un finale spettacolare e una visione moderna del celebre eroe di Salgari.

Sandokan, Can Yaman, Ed Westwick, Rai 4K aprono la serata TV di oggi con un finale esplosivo: gli episodi 7 e 8 della serie-evento che ha riportato in auge il mito creato da Emilio Salgari. Una chiusura in grande stile, in onda stasera, 16 dicembre 2025, alle 21:30 su Rai 4K, che promette emozioni a raffica tra tradimenti, profezie, duelli per il potere e un amore proibito che continua a incendiare gli animi.

SANDOKAN e Can Yaman: il grande finale in 4K che chiude il cerchio

La serie con Can Yaman, diretta da Jan Maria Michelini e Nicola Abbatangelo, arriva al suo ultimo atto con due episodi densi, che costruiscono in modo chirurgico la nascita della leggenda della Tigre della Malesia. E proprio questo finale è il più adrenalinico: dopo settimane di intrighi, inseguimenti e colpi di scena, Sandokan affronta il Sultano mentre Marianna si trova divisa tra i sentimenti, la lealtà verso suo padre e la pressione spietata di Brock e dell’impero britannico.

Gli episodi di stasera non sono solo un climax narrativo: sono anche il momento in cui si percepisce chiaramente quanto la serie abbia voluto attualizzare Salgari, trasformando il suo eroe da figura romantica a simbolo di autodeterminazione. A livello produttivo, questi ultimi due capitoli sfruttano al meglio il lavoro titanico compiuto dalla Lux Vide: ambientazioni ricreate in Italia con ledwall da 300mq, sequenze d’azione ispirate al cinema d’avventura contemporaneo e un cast internazionale sorprendentemente coeso.

Sandokan, episodi 7 e 8: cosa succede

La puntata “Morte di un pirata” porta tutti i personaggi davanti alle loro scelte più definitive. Sandokan si trova faccia a faccia con il Sultano, mentre Marianna inizia a dubitare delle certezze che il padre le ha sempre imposto e comprende che Brooke sta giocando una partita sporca molto più grande di quanto sembri. In parallelo, Yanez affronta un bivio personale che lo definisce finalmente come fratello e non solo spalla del protagonista.

“Il prezzo della riscossa” è invece un concentrato di tensione: Brooke scatena l’ultimo assalto per ottenere potere e Marianna, mentre Sandokan e Yanez preparano l’inevitabile battaglia che non decide soltanto il loro destino, ma fonda la leggenda stessa del personaggio. Gli amanti della versione del 1976 coglieranno qui diversi rimandi sottili, anche se rivisitati con un mood più moderno e dinamico. Iconografia, temi e pose sono un continuo dialogo con il passato salgariano, ma senza nostalgia sterile: la serie sceglie la strada della reinvenzione.

  • Sandokan come eroe politico oltre che romantico
  • Marianna più protagonista e meno “dama da salvare”
  • Brooke approfondito come villain storico e non macchietta

Un approccio che i fan più “nerd” apprezzeranno, perché si nota lo studio fatto sulla figura reale di James Brooke e sulla tradizione dei pirati del Borneo, portando un tocco storico spesso ignorato nelle trasposizioni precedenti.

Perché questa versione di Sandokan ci resterà addosso

L’impatto culturale di questa serie è già evidente: ha riportato in televisione un personaggio che dagli anni ’70 non era più riuscito a ritrovare un vero spazio pop. Can Yaman si è preso un rischio enorme nel confrontarsi con l’ombra gigantesca di Kabir Bedi, e in molti temevano un clone o una parodia involontaria. Invece, il suo Sandokan è diverso per scelta: più introspettivo, più irrequieto, un Robin Hood tropicale che vibra di modernità.

Questa operazione di “origin story” permette di leggere il personaggio come non era mai stato raccontato: non la tigre già adulta, ma il ragazzo che scopre la sua identità e la sua eredità. Temi che oggi funzionano molto anche presso il pubblico giovane, abituato agli eroi che diventano tali attraverso il trauma, la scoperta e il conflitto morale. E infatti gli ascolti lo confermano: un successo enorme, con picchi da 6 milioni nelle prime puntate.

Curioso notare come la serie sia molto più fedele allo spirito salgariano di quanto sembri: Salgari non fu mai in Asia, ma costruì un immaginario potentissimo basandosi su mappe e resoconti dell’epoca. Allo stesso modo, questa serie ricostruisce un mondo stilizzato, idealizzato, pienamente pop. Ed è forse proprio questo il segreto: Sandokan è un personaggio più grande della sua stessa storia, un archetipo.

L’eroe contro l’oppressione coloniale

L’amore impossibile che sfida il mondo

Stasera questi elementi si intrecciano e raggiungono il loro punto più alto, dando vita a un finale che farà discutere chi ama la classicità e chi invece desidera un Sandokan proiettato verso il futuro, anche in vista della seconda stagione già confermata.

Rai 4K offre la visione migliore possibile, soprattutto per le atmosfere del Borneo ricreate con cura maniacale. Una scelta perfetta per chi cerca un’avventura epica capace di unire nostalgia e innovazione, e che questa sera chiude un percorso narrativo e visivo sorprendente. La Tigre della Malesia ruggisce ancora — e lo fa in ultra definizione.

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