Cosa significa se il tuo partner controlla sempre il telefono quando siete insieme, secondo la psicologia?

Sei a cena con il tuo partner. Hai preparato qualcosa di speciale, la tavola è apparecchiata con cura, ti sei messo anche quella camicia che di solito usi solo per le occasioni importanti. Inizi a raccontare di quella cosa assurda che è successa al lavoro, quella che proprio non vedi l’ora di condividere. Ma dopo tre secondi ti accorgi che gli occhi della persona che hai di fronte sono incollati allo schermo del telefono. “Mh mh”, dice lui o lei, senza nemmeno alzare lo sguardo. E tu senti quella stretta allo stomaco, quel mix tra rabbia e tristezza che ormai conosci troppo bene.

Benvenuto nel club. Un club molto più affollato di quanto immagini, dove il terzo incomodo non è un’altra persona, ma un rettangolo luminoso di pochi pollici che sembra avere più potere di seduzione di qualsiasi essere umano in carne e ossa.

Phubbing: Il Termine Che Non Sapevi di Conoscere Ma Che Hai Vissuto Mille Volte

Gli psicologi, che adorano dare nomi complicati alle cose che tutti facciamo, hanno chiamato questo fenomeno phubbing. È una parola-valigia che fonde “phone” e “snubbing”, cioè snobbare qualcuno a favore del telefono. E se stai pensando “ok, ma è solo un telefono, mica la fine del mondo”, fermati un attimo. Perché la ricerca scientifica ha scoperto che questo comportamento apparentemente innocuo potrebbe dire molto più di quanto pensi sulla tua relazione.

Uno studio condotto dai ricercatori Beukeboom e Pollmann nel 2018 ha dimostrato qualcosa di piuttosto inquietante: quando il tuo partner fa phubbing in modo costante, il phubbing è correlato negativamente alla soddisfazione nella coppia. In italiano? Più il tuo partner controlla il telefono quando siete insieme, meno sei felice della relazione. E non è solo una sensazione tua: è un dato scientifico.

I ricercatori hanno identificato i colpevoli precisi di questa infelicità: sentimenti di esclusione, percezione che il partner non risponda emotivamente ai tuoi bisogni, e riduzione dell’intimità. Praticamente, quel cellulare sta facendo il lavoro di un piccolo sabotatore invisibile, erodendo pezzo per pezzo la connessione tra voi due.

Perché Fa Così Male Essere Ignorati Per Uno Schermo

Ora potresti chiederti: ma perché dovrebbe farmi così male se il mio partner guarda il telefono? In fondo lo faccio anch’io, no? Ecco, qui le cose si fanno interessanti. Il nostro cervello, quel geniaccio evolutivo che ci portiamo dietro da millenni, è programmato per percepire l’esclusione sociale come una vera e propria minaccia. Nel nostro passato da cavernicoli, essere esclusi dal gruppo significava morte quasi certa. Oggi non rischi di essere mangiato da un leone, ma il tuo cervello non ha ancora ricevuto l’aggiornamento software.

Quando vieni “phubbato” dal tuo partner, vengono minacciati quattro bisogni fondamentali che tutti abbiamo: il bisogno di appartenenza, di autostima, di controllo sulla situazione e di sentire che la nostra esistenza ha significato nella relazione. Non male per una semplice occhiata allo smartphone, vero?

È come se ogni volta che il tuo partner sceglie Instagram invece di ascoltarti, ti stesse dicendo senza parole: “Quello che sta succedendo in questo schermo vale più della tua presenza”. Anche se razionalmente sai che probabilmente sta solo guardando video di gatti che cadono, emotivamente il messaggio che ricevi è molto più doloroso.

I Numeri Non Mentono: Metà delle Coppie Ha Questo Problema

Uno studio del 2016 pubblicato sul Journal of Social and Personal Relationships ha fatto emergere un dato piuttosto allarmante: il 46% delle persone ha conflitti nella propria relazione a causa del phubbing del partner. Quasi una persona su due. Pensaci: guarda a destra e a sinistra la prossima volta che sei al ristorante, e probabilmente almeno metà delle coppie che vedi sta affrontando questo problema.

Ma aspetta, perché i numeri diventano ancora più interessanti. Una meta-analisi condotta da Ni e colleghi nel 2023 ha analizzato ben 24 studi sul partner-phubbing, e i risultati sono stati cristallini. Il phubbing è associato a minore soddisfazione nella relazione, intimità ridotta, più conflitti e anche maggiore gelosia. Non stiamo parlando di semplici irritazioni passeggere: stiamo parlando di un pattern che corrode sistematicamente la qualità della vita di coppia.

E se pensi che il problema si limiti a qualche momento di tensione, ti sbagli. La stessa ricerca ha evidenziato che il phubbing è correlato anche a sintomi depressivi. Sentirsi costantemente ignorati dalla persona che dovrebbe essere il tuo principale supporto emotivo può portare a sentimenti profondi di solitudine, anche quando tecnicamente non sei solo.

Cosa Sta Davvero Dicendo Quel Telefono Tra Voi Due

I ricercatori della Baylor University hanno fatto un lavoro certosino per decifrare i messaggi impliciti del phubbing. E credimi, non sono messaggi da bigliettino di San Valentino. Quando il tuo partner controlla ossessivamente il telefono mentre siete insieme, sta involontariamente comunicando disinteresse per quello che dici, distanza emotiva e una forma di rifiuto sottile ma potentissima.

Chi subisce phubbing in modo costante riporta sentimenti di tristezza, abbandono e, nei casi più gravi, persino pensieri legati alla separazione. Perché alla fine dei conti, il messaggio che arriva è sempre lo stesso: “Tu non sei abbastanza interessante da meritare la mia attenzione completa”.

Cosa pensi davvero quando il tuo partner guarda il telefono a cena?
Non mi sopporta più
È solo distratto
Cerca di evitarmi
Gli do per scontato
Sta diventando un'abitudine

E qui sta il bello, o meglio, il brutto: spesso chi fa phubbing non se ne rende nemmeno conto. Pensa di dare solo “una rapida occhiata”, senza capire che quella rapida occhiata si ripete venti volte in un’ora, e ogni volta comunica lo stesso messaggio devastante.

Ma Perché Diavolo Lo Fa?

Ecco la domanda da un milione di euro: perché il tuo partner preferisce guardare lo schermo invece della tua faccia adorabile? Il phubbing può indicare diverse cose, nessuna delle quali particolarmente incoraggiante. A volte è una forma di evitamento emotivo. Il telefono diventa un rifugio comodo per non affrontare conversazioni scomode, emozioni difficili o conflitti che richiederebbero vulnerabilità. È molto più facile scrollare TikTok che parlare del fatto che ultimamente vi sentite distanti, no?

Altre volte può segnalare un basso investimento affettivo nella relazione. Quando una persona non è più emotivamente coinvolta, cerca stimoli altrove. E il telefono, con il suo flusso infinito di notifiche, like e contenuti sempre nuovi, offre quella dose di dopamina facile che la relazione ormai non fornisce più.

Il Ciclo Vizioso Che Vi Sta Intrappolando

Qui le cose si fanno davvero interessanti, ma anche un po’ deprimenti. Il phubbing crea quello che viene chiamato un ciclo di disconnessione, ed è un vero e proprio loop infernale. Funziona così: il partner A passa troppo tempo al telefono, il partner B si sente rifiutato e reagisce con critiche o richieste di attenzione, il partner A si sente attaccato e si rifugia ancora di più nel telefono, il partner B si sente ancora più ignorato e aumenta le richieste, e avanti così all’infinito.

Questo ciclo è alimentato da una dinamica tossica di bassa empatia reciproca e percezione di rifiuto da entrambe le parti. Il partner che fa phubbing pensa “perché mi sta sempre addosso?”, mentre chi lo subisce pensa “perché non gli importa niente di me?”. E nel frattempo, la relazione si sgretola una notifica alla volta.

Come Capire Se È Davvero un Problema

Facciamo chiarezza. Tutti usiamo il telefono. Tutti, ogni tanto, diamo un’occhiata alle notifiche anche quando siamo con qualcuno. Questo è normale nell’anno del Signore 2025. Ma come distinguere tra un uso normale e un pattern problematico che sta danneggiando la tua relazione?

Ecco alcuni segnali a cui prestare attenzione. Primo: frequenza e contesto. Se il telefono compare sistematicamente durante i pasti, le conversazioni importanti, i momenti intimi o quando state facendo qualcosa insieme, Houston abbiamo un problema. Secondo: la reattività del tuo partner quando provi a fargli notare la cosa. Se minimizza, si infastidisce, o promette di cambiare per poi ricominciare il giorno dopo, è un campanello d’allarme.

Terzo: come ti senti dopo questi episodi? Se provi regolarmente sentimenti di solitudine, rifiuto o inadeguatezza, il problema non è nella tua testa, è reale. Quarto: siete ancora in grado di avere conversazioni profonde e significative? O il telefono interrompe costantemente qualsiasi tentativo di connessione vera?

Non È Il Telefono Il Nemico, È Quello Che Rappresenta

Ecco la parte che forse non vuoi sentire, ma che devi sapere. Il telefono non è il vero problema. È uno specchio. Riflette lo stato della vostra connessione emotiva. In una relazione sana, dove entrambi si sentono visti, ascoltati e valorizzati, il telefono rimane un oggetto come un altro. Uno strumento utile che sta nella sua dimensione appropriata.

Ma quando diventa un rifugio costante, una barriera, quel terzo incomodo sempre presente, sta probabilmente evidenziando crepe che esistevano già. Forse non le ha create lui, ma le sta sicuramente allargando. La meta-analisi di Ni del 2023 è molto chiara su questo: il phubbing non è mai un comportamento isolato. È sempre collegato a pattern più ampi di comunicazione, gestione dei conflitti, espressione dell’affetto e investimento emotivo nella coppia.

Quindi quando il tuo partner sceglie di guardare lo schermo invece di guardarti, probabilmente non è solo una questione di dipendenza da social network. È probabile che stia evitando qualcosa, o che ci sia una mancanza di investimento emotivo che sta cercando di colmare altrove. O forse state attraversando un momento di routine in cui niente sembra più stimolante, e il telefono offre quella novità che la relazione non fornisce più.

Nessuna notifica, nessun like, nessun video virale vale quanto sentirsi davvero visti dalla persona che ami. Le relazioni hanno bisogno di presenza. Non solo fisica, ma emotiva. Non solo di corpo, ma di mente e cuore. Il telefono ha reso tutto più comodo, più connesso, più accessibile. Ma ha anche reso tremendamente più difficile essere davvero presenti con chi abbiamo di fronte.

L’intimità non si costruisce nell’eccezionale. Si costruisce nel quotidiano, nei momenti di attenzione condivisa, nelle conversazioni dove ci si guarda negli occhi, negli spazi dove si è pienamente disponibili per l’altro. Ogni volta che scegliamo lo schermo invece della persona accanto, stiamo facendo una scelta. Anche se non ce ne rendiamo conto, stiamo scegliendo. E quelle scelte, ripetute nel tempo, disegnano il destino della relazione.

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