La città greca nascosta nella roccia che a dicembre costa pochissimo e ti fa viaggiare indietro di 800 anni

Quando l’inverno avvolge l’Europa e le destinazioni costiere si svuotano dei turisti estivi, esiste un luogo dove il tempo sembra essersi fermato nel Medioevo e dove le temperature miti di dicembre permettono ancora di passeggiare tra vicoli acciottolati con vista sul mare. Monemvasia, la “Gibilterra greca” arroccata su un imponente scoglio nel Peloponneso meridionale, rappresenta una scelta sorprendentemente perfetta per chi desidera un’esperienza autentica lontano dalle folle, con il vantaggio di prezzi decisamente più accessibili rispetto all’alta stagione.

Questo gioiello bizantino, collegato alla terraferma da un ponte di 200 metri, offre a dicembre un’atmosfera magica e raccolta, ideale per viaggiatori che apprezzano la storia, l’architettura e i ritmi lenti. Le giornate sono fresche ma piacevoli, con temperature che oscillano tra i 10 e i 15 gradi, perfette per esplorare senza la calura estiva né le orde di visitatori.

Un borgo medievale sospeso tra roccia e mare

Varcare la porta d’ingresso della città vecchia è come attraversare un portale temporale. Monemvasia si divide in due nuclei: la città bassa, un dedalo di stradine lastricate dove si concentra la vita del borgo, e la città alta, raggiungibile attraverso un ripido sentiero che si snoda sulla roccia. A dicembre, l’assenza di turisti permette di vivere questi spazi con una tranquillità rara, ascoltando solo il rumore dei propri passi sulle pietre levigate da secoli di passaggi.

La città bassa custodisce chiese bizantine straordinarie, come quella di Elkomenos Christos con i suoi affreschi del XIII secolo, e case in pietra trasformate in botteghe artigiane dove acquistare ceramiche locali e tessuti tradizionali. Perdetevi senza fretta: ogni angolo nasconde scorci fotografici, con buganvillee che decorano ancora le facciate in pietra e balconcini fioriti che si affacciano sul mare.

L’ascesa alla città alta: un viaggio nel tempo

La salita verso la città alta di Monemvasia richiede circa venti minuti di cammino su un sentiero roccioso, ma lo sforzo viene ripagato da panorami mozzafiato sul golfo Laconico e da un senso di avventura autentica. In cima, tra le rovine semidirette della fortezza veneziana e della chiesa di Aghia Sofia, arroccata sul ciglio del precipizio, si comprende perché questa roccaforte fosse considerata inespugnabile.

A dicembre, il vento può essere sostenuto lassù, quindi portate una giacca a vento e scarpe comode con suola antiscivolo. Il tramonto dalla città alta è uno spettacolo da non perdere: il sole che si tuffa nel Mediterraneo mentre le luci della città bassa cominciano ad accendersi crea un’atmosfera da fiaba.

Dove dormire senza svuotare il portafoglio

Il fascino di Monemvasia risiede anche nelle sue sistemazioni ricavate da antiche case in pietra, molte delle quali offrono a dicembre tariffe ridotte fino al 50% rispetto all’estate. Potrete trovare camere doppie confortevoli nella città vecchia a partire da 50-70 euro a notte, spesso con colazione inclusa e camini funzionanti che rendono l’atmosfera ancora più suggestiva.

Se cercate soluzioni ancora più economiche, il villaggio moderno di Gefyra, sulla terraferma proprio di fronte alla roccia, offre appartamenti e pensioni familiari a partire da 35-40 euro a notte. La posizione è strategica, a pochi minuti a piedi dal ponte, e qui troverete anche supermercati per eventuali spese alimentari, permettendovi di risparmiare preparando qualche pasto in autonomia.

Sapori autentici del Peloponneso

Dicembre è il periodo perfetto per gustare la cucina tradizionale greca nei suoi piatti più sostanziosi. Nelle taverne della città vecchia, gestite da famiglie locali, potrete assaporare specialità come il pastitsio, la moussaka preparata secondo ricette tramandate da generazioni, e il fresco pesce del giorno a prezzi onesti. Un pasto completo con vino locale si aggira sui 15-20 euro a persona.

Non perdete l’occasione di provare i formaggi locali del Peloponneso, in particolare il manouri cremoso e il feta di produzione artigianale, accompagnati dal pane fatto in casa. Per uno spuntino economico, le bakery del borgo vendono tyropita (torte salate al formaggio) e spanakopita (torte agli spinaci) a 2-3 euro, perfette per un pranzo veloce durante le esplorazioni.

Esplorare i dintorni con calma

Monemvasia è un’eccellente base per scoprire il Peloponneso meridionale, una delle aree meno turistiche e più autentiche della Grecia. Se avete noleggiato un’auto (consigliato, con tariffe invernali intorno ai 25-30 euro al giorno), potete raggiungere in meno di un’ora le spiagge di Elafonissos, quasi deserte a dicembre ma comunque affascinanti con i loro colori caraibici, o il pittoresco villaggio di pescatori di Neapolis.

Verso l’interno, la regione della Laconia offre monasteri bizantini, uliveti secolari e borghi montani dove il tempo scorre ancora più lentamente. Il monastero di Panagia Chrysafitissa, scavato nella roccia, è raggiungibile con una breve deviazione e regala un’esperienza spirituale intensa, spesso in completa solitudine.

Muoversi e consigli pratici

La città vecchia di Monemvasia è completamente pedonale e le auto devono essere lasciate nel parcheggio gratuito all’ingresso del ponte o in quello a pagamento (circa 3 euro al giorno) più vicino alla porta d’accesso. Questo rende l’esperienza ancora più autentica e tranquilla, perfetta per passeggiate contemplative.

A dicembre, alcuni servizi possono avere orari ridotti, ma questo non rappresenta un problema: il borgo mantiene aperti ristoranti, caffè e minimarket sufficienti per i visitatori. Anzi, questo contribuisce all’atmosfera intima e raccolta che rende speciale una visita fuori stagione. Portate con voi scarpe comode da passeggio, un impermeabile leggero per eventuali piogge e una macchina fotografica: ogni angolo merita uno scatto.

Il fascino di Monemvasia a dicembre sta proprio in questa dimensione autentica e accessibile. Qui potrete vivere la Grecia vera, quella delle conversazioni con i locali nei kafenion fumosi, delle passeggiate solitarie tra rovine millenarie, dei tramonti contemplati senza fretta dal bordo di una scogliera. E tutto questo senza sacrificare il budget, permettendovi di prolungare il soggiorno o concedervi qualche piccolo extra che in alta stagione risulterebbe proibitivo. Un viaggio che regala ricordi indelebili e la sensazione preziosa di aver scoperto un segreto ben custodito del Mediterraneo.

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Prezzi ridotti del 50 percento
Esplorare senza folle di turisti
Atmosfera medievale autentica
Temperature miti tra 10 e 15 gradi
Tramonti solitari dalla città alta

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