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I Giornali

 

A Tumminia tra luna e stelle

 

Una piacevole avventura, un'occasione di scoperta e conoscenza di una bella masseria vicino alla città e nel cuore del latifondo siciliano, in un "mondo altro" è andare all' "Antica Masseria" Di Salvo, a Tumminia

La, dove le stelle rilucono nella caligine e dormono i campi seminati a frumento e le stelle rischiarano placide il cielo..... Se siete già stati a Tumminia conoscete il baglio del ‘700, la chiesetta consacrata dove ancora si dice messa, l'ombra e la frescura dei grandi platani secolari, le palme, il salice piangente, il roseto alle pareti, il glicine rampicante e fuori della masseria i laghetti, le campagne circostanti di Corvo, Navurra, Balata, Suvarita, che parlano al cuore e alla mente di un tempo antico che da a quest'Agriturismo qualcosa di nobile e diverso.

Base d'itinerari naturalistici e culturali assolutamente unici, posto al centro di vasti latifondi, con grandi aziende agricole, masserie storiche, dominate sullo sfondo dai monti Calamina con il pizzo Cane, Finocchiaro, Trigna e l'immensa bastionata di roccia della famigerata Rocca Busambra con i boschi di Godrano e la foresta di Ficuzza. E  ancora circondano Tumminia, il castello e i bagni arabi di Cefalà Diana, il monte Gulino, il Parco Vecchio, territorio di caccia dei Normanni nel bosco della Manca a Marineo. Alla Masseria Di Salvo, chi pretende di più, troverà a parte l' atmosfera del luogo, l'antico lignaggio della patrizia dimora, l'interessante architettura del nucleo rurale, con i suoi ambienti, magazzini, stalle, forni, camperie, arredati con oggetti e strumenti di lavoro che non vogliono avere pretese museali, né essere reperti archeoantropologici.

Occorrerebbe aggiungere (ma come si fa?) l'attività di ristorazione, d'ospitalità rurale, di concerti e di convegni e ancora altra attività agrituristica, culturale di convention, di meeting aziendali, sociali, festeggiamenti, simposi scientifici, comunioni e matrimoni. 

Selene, la luna, che stando al mito greco e alla leggenda diffonde la luce nel cielo su di un carro argentato e fa impallidire le tante stelle (“...nella notte la via Lattea è come un okà d’argento” scrisse Majakovskij) non vi farà godere la volta di astri di Tumminia. Ma trascorsa la luna di Settembre, tornate ancora alla masseria, portando astrolabi, carte del cielo, cercastelle. Conoscere il cielo e le stelle è emozionante, affascinante, bello a farsi.. Carpe diem! Dal grande carro l’Orsa Maggiore, staccate idealmente in cielo cinque segmenti sull’ultima stella troverete Polaris, la stella che tutti dovremmo avere (e che forse abbiamo). Dalla stella polare, dal riferimento certo, sicuro, identificherete Andromeda, le Pleiadi, Lyra, Castore Polluce Auriga, Perseo, Altair, Cassiopea e tutte le costellazioni e le stelle che vorrete. Magari con un sottofondi di Blue-Moon e Summertime di Armstrong mentre una candela è accesa sul vostro tavolo e tenete la mano della donna che è con voi.

 

Il Mediterraneo

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Il Magico oriente e vicino

 

La protagonista del bellissimo film di Ozpetek “il bagno turco” in una delle scene recita: “Resto a Istanbul. Per sempre. Qui perfino l’aria ti vuole bene”. Qui in queste contrade di Cefalà Diana,  mezz’ora dalla città non troverete l’aria del Bosforo, ne i bagni del sultano Mahamud Pasha, ma una campagna dolce, una umanità gentile, un possente squadrato castello saraceno. E troverete il gioiello dei gioielli, l’Hammam, ovvero le Terme arabe di Cefalà Diana, e in più il latifondo siciliano che si estende ai piedi della catena montuosa dei Calamigna. L’Hammam, musulmano (vasca grande) di casa nostra è un complesso monumentale, dall’impianto originario forse romano, la cui volta, in età normanna, è stata costruita con maestranze arabe. Un edificio unico e di grande interesse. Tra gli archi ogivali dei Bagni i sente il magico Oriente, il fascino di reminiscenze dalle “Mille e una notte” anche se non ci sono più le bellissime e policrome tessere di mosaico (come quelle della cappella palatina) che impreziosivano le vasche e i capitelli. Una epigrafe in arabo recita: “il signore nostro principe, Emiro che venera Allah...”In queste acque, in questo Hammam ci si bagnava anche di notte a lume di candela in compagnia di belle dee memori - come dice Simon Weil - “La bellezza è la bellezza di Dio fra noi”. Nel bagno termale si purifica il corpo e la mente  come raccomanda il Corano si pensa e si ci presenta puliti alla preghiera. Visitati i luoghi “dove perfino   l’aria ti vuol bene” e fatto proprio il messaggio di vita, tornate verso Palermo e indirizzatevi, dopo il bivio Tumminia, verso la masseria Di Salvo dove potrete fare colazione e conoscere il latifondo, una volta agglomerato di tanti feudi. Qui, alla Masseria, troverete una signorile dimora di campagna, una calda ospitalità, una raffinata cucina e un ricco museo antropologico di cultura agro-pastorale dedicato ai cicli di produzione del grano, dell’ulivo, del vino, della pastorizia. Se poi volete approfondire le vostre conoscenze sulla cultura contadina recatevi a Godrano, dove potrete ammirare una più vasta raccolta di reperti esposti secondo le più aggiornate teorie della comunicazione allo scopo di rendere i manufatti esibiti più realmente vivi. Troverete, in un bell’ordine fatto di scienza e passione, tutti gli arredi e manufatti di casa e i reperti di un mondo dove lavoro e natura intimamente connessi non erano solo sinonimo di “lavorare stanca” ma anche fattore di equilibrio e cicli di vita. Un ricchissimo catalogo accompagnerà nel tempo le vostre emozioni e la gioia della conoscenza e della memoria ritrovata

 

 

 

                                                                                                                                                                                                      La Sicilia

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