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Un tuffo nella storia
In Sicilia, il baglio è una fattoria fortificata con annesso cortile che nasce in concomitanza con il periodo di colonizzazione di vaste aree della Sicilia da parte dei nobili locali (i "baroni"), tra il 1500 e il 1700. Quasi sempre i bagli sorgono in prossimità di sorgenti d’acqua, in posizione dominante nella parte più alta del feudo, così da controllare e dominare l’intera estensione di terreno.
Espressione di un'organizzazione economica tipica del meridione d’Italia il baglio era una grande azienda agricola in cui vivevano numerosi contadini chiamati a lavorare durante l’anno per brevi periodi o per l’intera annata agraria, e dunque dotato di numerosi alloggi, magazzini, stalle e depositi per gli attrezzi e per le carrozze padronali.
Nel baglio le mura perimetrali sono prive di aperture sull’esterno permettendo in questo modo una buona difesa contro gli eventuali attacchi dei nemici. Un grande portone d'ingresso, spesso inserito in un portale ad arco a sesto pieno ribassato fornito di rosone in ferro battuto, era l’unica comunicazione verso l’esterno e tramite questo si accedeva nel grande cortile.
ll corpo principale del caseggiato era costituito dalla casa signorile, generalmente in posizione sopraelevata, dove il proprietario alloggiava piacevolmente con la sua famiglia durante i lunghi mesi della calda estate siciliana, e il cui prestigio era rimarcato dalle ricchezze del mobilio. I piani bassi erano invece destinati ai mezzadri nonché al deposito delle derrate alimentari prodotte in azienda.
Internamente alla corte era situata una piccola cappella rurale per permettere alle popolazioni dei fondi vicini di partecipare alle funzioni religiose, e che ne favoriva l'accentramento ed il carattere di polo di convergenza e supremazia dell'azienda.
I tetti sono generalmente realizzati con struttura portante in legno (forbici).
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